• Apriamo le nostre mani alla gioia della Vita

Ringrazio sentitamente per il contributo di tre milioni che l’Associazione Erika ha voluto devolvere per i ragazzi di Yaounde. Questi soldi andranno per migliorare l’edificio della nostra scuola elementare e per aiutare alcuni ragazzi ad iscriversi alla nostra scuola nel prossimo anno scolastico ‘98-99. Grazie di cuore da parte mia e a nome dei ragazzi

Don Alcide Baggio – Direttore della CITE’ DES JEUNES-DON BOSCO – MIMBONAN 3 – YAOUNDE CAMEROUN


“E’ una testimonianza di relazioni personali, di una pienezza umana vissuta, che, da un nucleo interiore, da una “unicità” di cui Erika è consapevole, si irradia con un inno di libertà, di responsabilità, di amore, alla scoperta del perché della vita di sè, degli altri, delle cose, del bene e del male”

(Dalla “Prefazione”, di Diega Orlando Cian, Ordinario di Pedagogia dell’Università di Padova)


“Confesso la mia sorpresa e la mia commozione, poichè non mi era mai capitato di leggere la prosa e la poesia di un’ autrice, in età così giovane, che esprimesse tali spontaneità, freschezza, sensibilità e spirito di osservazione. Per trovare qualcosa che abbia toccato così il mio animo devo risalire a molti anni addietro, e precisamente al “Diario” di Anna Frank.”

(Enrico dal Soglio – Imprenditore)


“Valida la veste tipografica, intelligente l’impaginazione, discorsivi i disegni. Ma, al di là di queste peculiari caratteristiche, il libro è una parabola scritta con la semplicità di un fanciullo e la maturità di un animo innamorato della bellezza del fiore del campo come delle albe di primavera o dei tramonti d’autunno.”

(Giovanni Rizzotto – Insegnante elementare)


“Una vostra amica accennava al libro di Erika, che – avete ragione – è un libro molto bello, pieno di felicità. Lo abbiamo letto anche noi. Sono libri preziosi che ci insegnano la vita e dobbiamo tenerli cari. Siamo sicuri che Alice ed Erika siano diventate amiche anche Lassù e ci guardano con simpatia, come sanno fare gli angeli.”

(Marta e Leonardo, genitori di Alice Sturiale, autrice de “IL LIBRO DI ALICE”, in risposta ai testi inviati dai ragazzi di quinta di San Giorgio in Bosco)


Ho sentito nel libro “INNO ALLA VITA” che la piccola Erika aveva un messaggio di ottimismo da darmi, e … aveva fretta! Desidero esprimere la mia gratitudine per il soffio di vita, di ossigeno, che mi ha lasciato prima di allontanarsi da questo pianeta, inquinato tanto fisicamente quanto psicologicamente.”

(Padre Elio Frison – Missionario in Brasile)


“Le qualità di questo libro lo rendono interessante anche ai più giovani, i quali sicuramente, proprio perchè stanno vivendo esperienze analoghe, sapranno trovare degli spunti per una partecipazione ancora più attiva nella vita scolastica e nuova energia per guardare il mondo, spronati ed ispirati da Erika, un’amica-compagna speciale.”

(Elisabetta Ranzato-Editorialista di OFF LIMEN)


“A tutti l’augurio di buona lettura di un libro destinato sia ai bambini che agli adulti: gli uni potranno trovare in Erika un’amica, una bambina che prova le loro stesse emozioni, che è animata dalla loro medesima carica vitale e che esprime tutto ciò con vivace freschezza: gli altri avranno l’occasione di ridestare in sé quell’atteggiamento spontaneo ed entusiastico, proprio dell’infanzia, che permette di guardare con fiducia alla vita e di riflettere sulla responsabilità che ciascun individuo ha nei confronti della propria esistenza e di quella del prossimo.”

(Donatella Stocco-Studentessa universitaria)


Manuela Stocco -11 anni

( …. ) Mi è capitato di leggere tanti libri; racconti, storie, avventure, leggende, articoli. Eppure non ho mai provato quello che ho sentito leggendo il libro di Erika. E pian piano, pomeriggio dopo pomeriggio, ho scoperto che in quelle pagine così colorate, divertenti, speciali, riaffiorava una meravigliosa vita, una voce tempestata di armonia ed un volto sorridente, che donava una gioia splendida. E allora ho capito che quel libro insegnava, insegnava ad essere forti, a vivere quel che abbiamo con tanta sincerità ed animo semplice, perché quello che abbiamo costruito sarà il nostro sostegno. ( …. ) No, il libro di Erika non si scorderà, perché come chi l’ha conosciuta, così chi l’ha letto sa che per i suoi tredici anni di vita ha realizzato quello che Dio aveva già previsto per lei. E ognuno si ricorderà, gli rimarrà qualcosa di bello che da lassù Erika ha saputo mettere nel suo libro. ( …. )


Minaldo M. Cadore – Vicepresidente del Comitato di Gudalajara della Società Dante Afighieri

( ….. ) Il libro, di questa piccola autrice, è certamente commovente e tenero con una prosa fresca e una profonda sensibilità di spirito, aiuterà senza dubbio ai più giovani affinché sappiano trovare degli spunti per una partecipazione più attiva nella loro vita. ( … )


Dott. Pietro Galetto – Scritotore

Ho letto il libro “Inno alla vita” di Erika Gazzola in un continuo crescendo di interesse pedagogico e di personale elevazione dello spirito. ( …. ) Nel leggere quelle pagine mi accompagnava il precetto pedagogico di Giovenale “maxima debetur pueris reverentia”. La bontà e sapienza “ingenue”, nel significato latino di “pure”, di Erika confermano pienamente la massima del vigoroso poeta fustigatore dei suoi contemporanei corrotti; ed esortano a credere nel finale trionfo dei valori perenni. Auguro all’Associazione di portare avanti i nobili intenti dello Statuto che la sorregge; e vivamente spero possa trovare uomini di buona volontà.

Con ammirazione e comunanza di ideali.


Graziella Bontempelli in “La Nuova Padova sindacale”

( …. ) Quando la pubblicazione di un diario infantile ci obbliga a ripercorrere con la lettura l’infanzia, ci si rende conto dell’unicità delle esperienze, dell’importanza che esse assumono per la persona Ritornano allora alla mente episodi ed esperienze dimenticate, ma simili; si coglie l’importanza di una famiglia che irradi gioia e serenità, di una scuola che faccia parlare, discutere, che rassicuri e gratifichi. Questo abbiamo pensato leggendo “Inno alla vita” di Erika Gazzola ( …. ) Vorremmo che il libro di Erika trovasse un posto tra i doni di Natale, facesse riflettere e pensare. Erika è l’esempio concreto di una pienezza umana che è

possibile realizzare anche in pochi anni di vita.


Dott. Eugenia Lago Pontarolo – Pedagogista

La lettura di “Inno alla vita” mi ha fatto bene all’anima; per questo la ringrazio di cuore del pensiero così gentile. Spesso, mentre leggevo gli scritti di Erika, riandavo al suo anno di nascita per sapere l’età esatta in cui scriveva. E sempre ne ricavavo una profonda sorpresa per la vivacità intellettuale e per la facilità di andare oltre il quotidiano e coglierne l’essenza, anche poetica, che va spesso molto al di là. E c’è un mondo scolastico vivo, divertente e sano che arricchisce e stimola l’intelligenza e gli affetti dei bambini. ( …. )


Suor Anna Maria Frison – Insegnante

( …. ) Non ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Erika Gazzola, ma dal ricordo solare che ha lasciato nelle persone che le sono vissute accanto deduco la verità dei versi sopra citati (da Uomo, pago 14 di Inno alla vita. n.d.r.), la sua maturità umana e spirituale, la sua grande sensibilità ed intelligenza. Mi auguro che l’ “Inno alla vita” celebrato da Erika diventi canto universale.


Prof. Luisa Scimemi di San Bonifacio – (Presidente della Società Dante Alighieri – Padova)

( …. ) Si tratta di un’opera che parla al cuore e allo spirito degli uomini di buona volontà, ai giovani e agli adulti, genitori ed educatori, attraverso la voce limpida di una bambina che, guidata dai suoi insegnanti, ha annotato cinque anni della sua breve vita, presentando con ingenua, struggente poesia “il suo mondo, fatto di sentimenti, affetti, emozioni, attività, ansie e aspettative”. E’ un “Inno alla vita” tenero e bellissimo, un incontro a cui desideriamo partecipare insieme con voi, Amici lontani, nella serena convinzione che nella esperienza quotidiana narrataci da Erika Gazzola si sappia vedere la via più giusta, più vera e più bella per affrontare con coscienza e consapevole impegno il nostro futuro, per comunicare, condividere e realizzare insieme un progetto di umana, civile e felice solidarietà. Caro Presidente, saremmo lieti che questo libro diventasse un ponte concreto tra voi e i nostri giovani studenti e docenti: un invito affettuoso ad incontrarci ancora, per lettera o di fatto, a Padova, in Italia.


PaoIo Giaretta – Senatore

( …. ) Dunque il libro di Erika invita a fermarsi un momento sulla strada affannosa e rumorosa dell’informazione e della cultura contemporanea, che ci offre tanti, troppi, strumenti di interpretazione, di analisi, di conoscenza, ma in realtà rischia di rendere tutto eguale, tutto indifferente, tutto estraneo, di spegnere i nostri occhi alla realtà delle cose che contano. Il libro di Erika è scritto invece con gli occhi limpidi di una bambina che sa capire il valore delle relazioni solide che la circondano (i genitori, cui dedica bellissime poesie, il nuovo fratellino, la scuola, la parrocchia, la natura …. ) e da questi valori sa aprirsi al mondo, alle sue contraddizioni per giudicarlo anche in modo severo, senza perdere una speranza nel domani che appare singolarmente matura e che fa riflettere sul misterioso destino di una vita così piena di promesse e così tragicamente breve. E giustamente il libro si intitola “Inno alla vita”, perché questo è il messaggio che ci ha lasciato Erika; un messaggio che ha prodotto frutti positivi, con la nascita di una associazione che ne vuole ricordare il nome attraverso la promozione di interventi a favore dell’infanzia.


Dott.ssa Adrina S. Costa – Presidente “Associazione Dante Alighieri” Lanus

Abbiamo ricevuto con molto piacere la Sua lettera datata 28 ottobre 1998, assieme alla pubblicazione di Erika Gazzola “Inno alla Vita”. Ringraziamo di vero cuore questo pensiero verso di noi, che sebbene siamo lontani geograficamente, ma vicini dal punto di vista del sentimento verso l’Italia. Ci sentiamo legati nell’affetto e impegnati nell’obiettivo di diffondere la lingua e la cultura italiana. Abbiamo letto con grato interesse questo libro scritto con tanta bellezza e spiritualità, e l’abbiamo raccomandato come lettura ai nostri giovani alunni.


Don Gabriele Pipinato – Missionario in Kenia

Grazie di cuore per l’ “INNO ALLA VITA” di Erika. l’ho letto tutto di un fiato ed è stata una scoperta per me. Non ho mai pensato nella mia vita di fare il maestro, ma leggendo Erika me ne è venuta la voglia. ( …. ) Avete fatto un bel lavoro con questo libro e ancora più importante è il coraggio di mettere insieme delle persone in una associazione in tempi come questi dove qualsiasi tipo di associazionismo è in crisi profonda. E’ una sfida notevole e ne troverete di difficoltà ma proprio per questo è una scelta significativa anzi direi profetica. ( …. )


Maria Luisa Sartori – lnsegnante

( …. ) Il libro di Erika per me è stato un grande dono. ( …. ) Quando lo prendo tra le mani è come se avessi qualcosa di sacro. ( …. ) Mi viene da dire che il disegno di Qualcuno su Erika e sugli altri ragazzi, scomparsi così prematuramente sulla strada, resta misterioso. Come insegnante elementare di due di loro: Alessia e Mirko, ho voluto credere e credo, per la fede, che tutto sia avvenuto per un disegno d’Amore. E l’Amore è sempre più grande di quanto noi possiamo capire. ( …. )


Tommaso Palà

Presidente del Circulo Italiano Sociedad de socorros mutuos Gualeguaychù – Argentina

Ricevetti a suo tempo la vs. tanto gradita lettera e Ia pubblicazione di Erika Gazzola, che tanto                mi ha commosso. Conosco la vostra città, perché nel 1941 venni a Padova come allievo pilota per gli allenamenti di quella che fu una grande guerra. Ho già 76 anni e vivo da oltre 50 anni in Argentina, e quasi 5 come Presidente del Circolo Italiano con annessa la Scuola Dante Alighieri che da 10 anni funziona qui in Gualeguaychù (Repubblica Argentina). ( …. ) Il libro molta gente lo sta leggendo e i nostri professori lo spiegano a tutti i piccoli studenti, che ne abbiamo moltissimi. Grazie di cuore da un Italiano che seppure lontano sempre pensa nella nostra Patria.


Un po’ di storia

INNO ALLA VITA

 

La lettera di Vito Coccato, scritta nel 2007 e mai pubblicata, ci dà l’occasione di riparlare del libro di Erika

e di ricordare le origini della nostra Associazione. Lo facciamo anche per i tanti amici che si sono avvicinati

nel tempo e che possono capire meglio le motivazioni che ci portano ad impegnarci a favore dell’infanzia nel mondo

 

LETTERA DI VITO COCCATO

 

Pieve di Curtarolo, 13 dicembre 2007

Ai genitori ed al fratello di Erika

Ho pianto per Erika, la vostra Erika. Pianto come non mi succedeva da tempo. È successo scorrendo “Inno alla vita”, riga dopo riga, tema dopo tema… parole, sensazioni, frasi di gioia, stupore, amore, bontà d’animo e di cuore… e la certezza e il pensiero di avere perso una bambina straordinaria, che oggi sarebbe una donna, straordinaria, si sono tramutati in lacrime di dolore. Erika è stata davvero una bambina di una sensibilità immensa. Le sue parole e i suoi disegni trasmettono solarità, gioia di vivere, amore per le persone vicine e lontane, curiosità e felicità per il fatto di imparare cose nuove… estremo rispetto per la

natura, e il sogno e l’impegno di rendersi utile agli altri, ai più bisognosi… ogni frase emana freschezza, armonia, ma anche grande maturità. Conosco Erika attraverso il “suo” libro, che dice moltissimo di lei.

Ho vissuto 34 anni senza conoscerla, ma adesso l’ho incontrata. Sento, dentro di me, un senso di enorme amarezza per la vostra meraviglia che, fisicamente, non c’è più in questo mondo, a cui avrebbe dato moltissimo. Così come ha fatto, nel suo breve viaggio… ma sono, allo stesso tempo, contento. Contento

perché l’ho trovata, la vostra stupenda Erika. Una perla di rara lucentezza, che riesce a commuovermi e ad insegnarmi, con semplicità e grandezza, che cosa vuol dire amare la vita. Anche così, Erika continua a vivere…

Un abbraccio,

Vito Coccato


 

 

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